Il palazzo venne costruito nel XVIII secolo, al suo interno era possibile trovare un soffitto affrescato dai fratelli Melani, gravemente danneggiato durante la Seconda guerra mondiale e quindi ricostruito. L’edificio si distingue per la sua facciata imponente, arricchita da finestre incorniciate con precisione da pietra finemente lavorata. L’elegante terrazzino, sostenuto da colonnini di marmo, aggiunge un tocco di raffinatezza all’intera struttura. Questo edificio rappresenta uno dei più significativi esempi dell’architettura pisana dell’epoca, testimoniando la maestria e l’attenzione ai dettagli dei suoi costruttori.
La storia del palazzo di famiglia Simoneschi affonda le sue radici nella fine dell’Ottocento, quando la famiglia acquistò l’edificio dai Mecherini. Questo affare segnò l’inizio di una nuova era per la dimora, portando con sé un’importante eredità storica. La facciata del palazzo è stata personalizzata con lo stemma distintivo della famiglia Simoneschi, un simbolo di orgoglio e appartenenza. Questo stemma, con le sue decorazioni e i suoi elementi distintivi, è diventato un’icona di famiglia, testimoniando la loro presenza e influenza nella zona.
Tuttavia, la storia dei Mecherini, i precedenti proprietari del palazzo, non è stata dimenticata; infatti, il loro stemma è ancora visibile in un luogo significativo: nel sopra passaggio che collega il corpo principale del palazzo a un altro edificio situato in un vasto giardino. Questo sopra passaggio diventa così un punto di unione tra il passato e il presente, unendo le storie delle due famiglie che hanno contribuito a plasmare la storia di questo luogo. Il palazzo dei Simoneschi rappresenta non solo un simbolo di prestigio ed eredità familiare, ma anche un ponte tra le generazioni passate e future. La storia impressa nelle mura di questa dimora testimonia la continuità di una tradizione familiare e l’importanza di conservare e onorare il passato, anche mentre si guarda al futuro.
